In questo Blog vedrete tutto ciò che non avete mai visto di noi.
Alla vostra........
lunedì 5 novembre 2007
I CUSTODI DEL RUM
Dietro a quelle mura un mondo di mezzetti!!!!!
DOVE SONO QUELLE MURAAAAAAA
4 commenti:
Anonimo
ha detto...
Ai due guardiani del varco verso l'ignoto, dedico i seguenti versi.
Ulisse esorta i compagni ad oltrepassare le Colonne d'Ercole, in corrispondenza dello stretto di Gibilterra, confine e limite estremo del mondo fin allora conosciuto.
Io e' compagni eravam vecchi e tardi, quando venimmo a quella foce stretta dove Ercule segnò li suoi riguardi, acciò che l'uom più oltre non si metta (...) 'O frati,' dissi ' che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia de' nostri sensi ch'è del rimanente non vogliate negar l'esperienza, diretro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza'. Li miei compagni fec'io sì aguti, con questa orazion picciola, al cammino, che a pena poscia li avrei ritenti; e volta nostra poppa nel mattino, dei remi facemmo ali al folle volo.
Ma non me ne vogliate..è più forte di me, non ho potuto farne a meno..è bellissimo questo canto, e la foto me l'ha fatto venire in mente..
E poi via, è anche per dare un tono al blog.. alla domanda "cosa vi piacerebbe trovare nel bolg", ho risposto naturalmente +cultura!!! ah aha h aha ha così ho pensato di dare il mio contributo ah aha ah ah aha
oh lei la fa la sapientonaaaa.....erikaaaaa....noi siamo poveri lavoratori..che a culo s'è finito le superiori...magari ripentendo piu classi..piu volte.........senza fare nomi(lazze)....un tu ci puoi scrive ste cose su sto blog....ciao eri..bacio fra!!!
4 commenti:
Ai due guardiani del varco verso l'ignoto, dedico i seguenti versi.
Ulisse esorta i compagni ad oltrepassare le Colonne d'Ercole, in corrispondenza dello stretto di Gibilterra, confine e limite estremo del mondo fin allora conosciuto.
Io e' compagni eravam vecchi e tardi,
quando venimmo a quella foce stretta
dove Ercule segnò li suoi riguardi,
acciò che l'uom più oltre non si metta (...)
'O frati,' dissi ' che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
de' nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperienza,
diretro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza'.
Li miei compagni fec'io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenti;
e volta nostra poppa nel mattino,
dei remi facemmo ali al folle volo.
Dante, canto XXVI Inferno
vv. 106-125
Mi aspetto adesso una valanga di insulti.. eh eh
Ma non me ne vogliate..è più forte di me, non ho potuto farne a meno..è bellissimo questo canto, e la foto me l'ha fatto venire in mente..
E poi via, è anche per dare un tono al blog.. alla domanda "cosa vi piacerebbe trovare nel bolg", ho risposto naturalmente +cultura!!!
ah aha h aha ha
così ho pensato di dare il mio contributo
ah aha ah ah aha
oh lei la fa la sapientonaaaa.....erikaaaaa....noi siamo poveri lavoratori..che a culo s'è finito le superiori...magari ripentendo piu classi..piu volte.........senza fare nomi(lazze)....un tu ci puoi scrive ste cose su sto blog....ciao eri..bacio fra!!!
Posta un commento